Una ventata
di futuro ad anticipare il 2003. Eccoli i calendari di Pimpa
e della Pina, eccoli, a indicare fin dalla copertina, i personaggi
con cui trascorrere le ore liete di una infanzia che si affida
al tempo senza averne ancora cognizione.
Due modelli narrativi a confronto.
Altan, con Pimpa, la sua creatura candida, solare, alla quale
nulla può essere precluso (raggiungere la luna e duplicarla,
fare una capatina in Africa a bordo di una nuvoletta compiacente…),
tanta la fantasia e l'entusiasmo della vita che da lei promanano,
da contagiare uomini, animali e cose inanimate, cui tocca la
fortuna di condividere un pari destino di avventura, gioia, gloriosissimi colori.
Lucy Cousins con Pina. Maisy, nella lingua originale, è
la creatura innocente che punta gli occhi ovunque, rimanendo
serenamente se stessa. Di segno ineguagliabile la sua rappresentazione
di topo immaginario, per la precisione femmina, una topolina.
A lei, così remota, e al contempo così inserita
nel mondo che le è stato dato, tocca nella vicenda narrativa
un compito, far vedere ai bambini come si fa: con gli animali,
i colori, le cose, i numeri, in casa, alla fattoria, in giardino,
al parco… una vita spesa, quella di Pina, al servizio dei suoi
piccoli lettori. Lungi da lei comunque esibirsi come la prima
della classe, perché Pina è ignara, inconsapevole
del suo irresistibile richiamo, che è tutto lì,
in quei tratti prodigiosi, che la ritraggono ogni volta, a ribadire
ogni volta, la felicità della sua immagine.
Lontane, quindi, le due.
Pimpa personaggio di vicende fantasiose;
Pina a riproporre le cose semplici di tutti i giorni.
Pimpa,
la cagnolina, inarrestabile protagonista di movimento e parola;
Pina, la topolina, accompagnata da una voce fuori campo, che
ne asserisce le gesta quotidiane. Il testo gioca il suo ruolo
nei libri di Altan; il testo è al servizio dell'immagine
nei libri di Lucy Cousins.
I calendari.
Il calendario di Pimpa, ripropone l'idea del racconto, uno per
ogni mese; a ogni mese dell'anno, una storia compendiata a foglio
intero, sintesi felice, quasi da vignetta, dell'illustrazione
con la sua battuta in rima. Pimpa si esibisce sul palcoscenico
di ogni mese, e a turno invita i suoi amici, perché prendano
parte alla festa messa a punto con pennelli e rime dal regista
Altan.
Il calendario di Pina espone la Pina alla propaganda di sé.
Di mese in mese, Pina si trova nella posa giusta, invitante
a sua insaputa, perché lontana dai propositi dei grandi,
che la esibiscono come esca irresistibile per l'acquisto dei
suoi libri. Uno per ogni mese dell'anno. Lei, dalla sua parte,
ha la grazia di un improbabile musetto, di baffi e orecchie
rosa che nascono alla maniera dei disegni dei bambini, la fermezza
dei suoi occhietti penetranti, fermi nella loro posizione alta
sopra l'accenno di una bocca, la tuta blu, la maglietta verde,
il grembiulino arancio, quando sta in cucina. Questa è
la Pina, e dalla sua postazione, può permettersi di snocciolare
tutti i titoli che suggerisce in calendario: Pina e il gioco
dei costumi, La casa di Pina, Un pulmino per Pina, Pina alla
fattoria, Una giornata con Pina, Buonanotte Pina, Pina fa il
bagnetto, Buon compleanno Pina, Pina si lava, Pina dorme, Buon
Natale Pina!
Altan
Pimpa 2003 Calendario
Franco Cosimo Panini, 2002, p.14, Euro 7,50
ISBN 8882905012
Lucy Cousins
Il Calendario di Pina
Mondadori, 2002, p.24, Euro 7,80
ISBN=8804509058
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