Stupefatti,
incerti, un po’ pagliacci, un po’ smargiassi, timidi, decisi,
quasi giudicanti, quasi sbadiglianti, smorfiosi, allegri,
felici.... sono i bambini che (in fotografia) a pie’ di pagina,
di ciascuna delle 97 pagine, reagiscono in 97 modi differenti
alla messinscena dei grandi che cercano di strappare loro un
riso o un sorriso.
Il bambino ha un’età compresa tra i tre e i quattordici mesi
e riderà. Se non riderà alla sorpresa n.1 (il pagliaccio nella
scatola, che non è altri che papà nelle vesti di “Jack in the
box”), riderà di sicuro alla n.4: mamma, papà, nonno, nonna...
tutta la famiglia degli adulti in competizione per strappare un
sorriso al bebè; vincerà colui o colei che, magari sfruttando
una caratteristica che gli ha sempre dato fastidio – un naso
storto, una bocca esageratamente pronunciata...orecchie a
sventola - riuscirà a far ridere un bambino alla grande. Come si
dice? di cuore. A farlo ridere di cuore. Comunque, oltre ai due
modi citati per far ridere un bambino, nel libro ne troverete
altri novantacinque.
Perché far ridere un bambino? Perché il riso fa buon sangue?
Anche. Ma sentite qual è lo scopo
che ha spinto l’ideatore del libro: “Psicologi, antropologi ed
esperti di tutti i tipi hanno un sacco di teorie a questo
proposito. A me basta pensare che ogni volta che un bambino
ride, il nostro lato umano viene, in un certo senso, esaltato.
Ecco perché ho deciso di scrivere questo libro”.
Teatrini di marionette con calzini e guanti da forno, clown
convinti di esserlo almeno nel lasso di una risata, cori e
concerti, specchi impiegati per un salutare riflesso.... e
tanti, tanti scketch raccolti con cura dalla tradizione o
inventati di sana pianta, che vanno a costituire un repertorio
prezioso.
Organizzare una risata significa molto: dedicare tempo al
bambino, promuovere, fin dalle prime battute di vita, un
rapporto reale attorno agli affetti, al gioco, ad esperienze
comuni.
Jack Moore, l’autore di questo libro, è consulente
pubblicitario e scrittore di commedie. Indiscusso intrattenitore
e clown per i più piccoli, ha perfezionato i suoi sistemi in
occasione della nascita di suo figlio Brick. Per completare la
sua opera si è avvalso di Penny Gentiu , fotografa di New York,
specializzata nel fotografare i neonati e i bambini.
Jack Moore, 97 modi per far ridere un bambino, fotografie
di Penny Gentiu, Salani, 2004, p.112, € 7,00 |