Libro
fammi grande. Leggere nell'infanzia di Rita Valentino
Merletti e Luigi Paladin, illustrazioni di Marta Comini, Idest,
2012, 128 p., ill. a colori, Euro 15,00
(Dell'importanza della lettura fin da piccoli, sostenuta da studi
e ricerche sull'età evolutiva, evidenziata dalla pratica,
incoraggiata da associazioni di pediatri e bibliotecari, in diverse
parti del mondo e, in Italia, dall' Associazione Nati per leggere).
***
Conosco una bambina (quanti anni ha Emily? forse non ancora tre)
che fa la lettrice del suo gatto. Jotti si chiama la gatta di Emily,
tanto per mettere in chiaro certe "ascendenze" di chi l'ha raccolta
per strada e messa in casa.
Emily, quando torna dall'asilo, afferra Jotti, e senza tanti
complimenti la piazza nel giardino, si mette comoda e, libro in
mano, legge alla sua gatta. Come fa la sua mamma con lei.
"Lettura con uditorio", lo definiscono gli autori di Libro fammi
grande questo comportamento: "il bambino come in un gioco
simbolico recita il ruolo del lettore: fa finta di leggere e
richiede qualcuno che lo ascolti, come la mamma, il fratellino o il
suo pupazzo preferito". Emily, che è un' originale, preferisce il
gatto: è vivo ma non parla, tutt'al più miagola.
Emily ha già scoperto il libro, per lei non è più un giocattolo, sa
che non si può mangiare (ci ha provato!) e che non ci si entra
dentro quando in una pagina il libro mostra una casetta in mezzo al
bosco, ha capito anche quanto il libro le consenta di stare un bel
po' di più sulle ginocchia della mamma: lei, la mamma e il libro,
loro tre racchiusi in un unico abbraccio. Deve essere ben importante
il libro! Che ha figure e parole. Emily sta attenta quando la mamma
legge. Guarda e "legge" con la mamma. E poi, di nascosto, diventa
lei la mamma, la mamma grande che sa tante cose e sa leggere. La
mamma lettrice di Jotti.
Ma prima di arrivare a questo gesto di autonomia così innovativo
nella sua condotta, Emily (a questo punto, presa ad esempio, come
bambina al posto della generalità dei bambini) ha già fatto un
percorso importante, ricco di prove da affrontare e da superare.
Ha cominciato quand'era tutt'uno con la sua mamma. La sua mamma le
parlava, leggeva, cantava, spontaneamente e come le aveva
consigliato il pediatra, già allertato per la nascita di Emily. Così
allenata, per lei, guardare il volto della mamma e "leggerlo"
forse è stato più facile che per altri bambini.
Così come è stata sorretta, fin dalla nascita, dall'ambiente che la
circondava, ricco di oggetti, di persone, mamma papà nonni,
attivamente incoraggianti e partecipi delle sue esplorazioni e
scoperte. Senza queste premesse di conoscenza della realtà
circostante -oggetti, cose, persone, visti, interiorizzati- come
potrebbe esserci quel passaggio di simbolizzazione che dalle figure
dei primi libri a quelle realtà rimandano? Come avrebbe potuto Emily
fare il passaggio successivo di esplorazione dell'oggetto libro,
riconoscerlo come oggetto a sé, diverso dal giocattolo, portatore di
messaggi così importanti come quelli che, attraverso altri passaggi
decisivi, l'hanno convinta della bontà del libro? come avrebbe
potuto Emily sperimentare in proprio il piacere di "leggere" al suo
gatto?
La storia di Emily, che nella sua sostanza è storia vera, diventa
storia di alcuni comportamenti emblematici, che caratterizzano le
fasi di una prima infanzia, riferita, in questo caso, all'evoluzione
e alla crescita dei bambini (0 - 5 anni) in relazione alla scoperta
del libro e della lettura: il percorso lo si può seguire passo
passo nel libro che presentiamo.
Nello schema del "così dovrebbe essere", risalta però anche la
realtà diversa del "quando così non è": quando non c'è un ambiente
familiare come quello che è stato prospettato, mettendo Emily al
centro di una scena ideale. Per questo nel libro si invoca tanto la
formazione degli operatori che in diversi ambiti seguono il bambino.
Nei nidi, a scuola, in biblioteca, in altre strutture preposte ad
occuparsi dell'educazione dell'infanzia, potrebbero avvenire alcune
"riparazioni", riguardo agli svantaggi sociali di una parte della
popolazione infantile.
Ciascuno di noi ha esperienza della vita di un bambino. A qualsiasi
titolo lo si guardi, il bambino, se lo si osserva con un po'
d'attenzione rivelerà dei comportamenti sorprendenti. Questi
comportamenti sono stati e sono tuttora studiati, dando origine a
varie sistematizzazioni da parte delle discipline che si occupano
dell'uomo, della sua psiche, del funzionamento della sua mente. Gli
studi sull'età infantile richiamano necessariamente l'apporto di
diverse competenze scientifiche, che si raccordano nello stabilire o
ipotizzare, statisticamente, i comportamenti più o meno adeguati,
riferiti all'età. Essendo molti gli studi, si ha la possibilità di
entrare in contatto con le conclusioni degli specialisti da molte
angolazioni, alcune delle quali sovrapponibili, altre di
sfaccettatura maggiore. Ma tutti convergono nello stabilire
l'importanza del "bambino lettore", sostenendo che una lettura
precoce favorisca tanto lo sviluppo delle capacità conoscitive
quanto l'instaurarsi di buone relazioni affettive.
Con un taglio originale, secondo un progetto che nulla lascia
all'improvvisazione, i due autori di Libro fammi grande
dissertano seguendo un metodo che assimila e intreccia le loro
diverse competenze, saldandole in un' unità d'intesa anche
stilistica.
Non si pensi a Libro fammi grande come a un testo ostico per
i non specialisti. Non rinunciando ad alcuna delle prerogative che
caratterizzano un lavoro scientifico, gli autori scrivono "in stato
di grazia" un libro che alla chiarezza espositiva unisce il
piglio di una "bella scrittura".
Si legge quindi piacevolmente, Libro fammi grande,
sollecitati ad apprendere e a riflettere: anche graficamente il
volume prevede delle "soste", appositamente segnalate in box di
retino grigio. Quasi chiose al testo rigorosamente incalzante, tempo
disteso per dare spazio a notizie, informazioni, anche
curiosità, che nell'economia del discorso non potrebbero trovare
ampia trattazione.
Parte rilevante nel volume hanno le note. Numerosissime,
adempiono alla funzione loro propria di rimando bibliografico, di
precisazione, di ulteriore notizia, di motivazione di alcune scelte
operate nel testo. Un ricco corredo per chi voglia approfondire.
Ma l'apparato più intrigante è costituito dal percorso
bibliografico che accompagna ogni tappa evolutiva. Vanno di pari
passo "le conquiste" della maturità graduale dei dispositivi
neurologici, dell'apprendimento e dell'accesso al libro per il
bambino. Noi vediamo il bambino crescere e avvicinarsi al libro. E
il libro diventa "quel libro". Descritto nelle caratteristiche che
lo fanno appropriato e meno appropriato. Tanti i libri messi in
campo, anche quelli del cuore. Tanti suggerimenti a chi vuole
provvedersi di un sapere in merito, tanti suggerimenti per i libri
da mettere in mano ai bambini di cui ci si prende cura.
Trarranno sicuro vantaggio dalla lettura di Libro fammi grande
la mamma attenta, la nonna affettuosa, "la" insegnante (sì, il
genere è quello) impegnata alla grande nel suo mestiere, la
bibliotecaria (idem, come sopra) che ha a cuore lo spazio della sua
biblioteca destinato ai più piccoli, il pediatra avvertito che il
benessere del bambino richiede un nutrimento che non è solo quello
del cibo, e (perché no?) l'editore, che voglia confezionare libri a
misura giusta dell'età infantile cui si rivolge.
GLI AUTORI. Rita Valentino Merletti, studiosa di letteratura
per l'infanzia, si è specializzata negli Stati Uniti, è autrice di
numerosi saggi, conduce regolarmente corsi di formazione per
insegnanti e bibliotecari, ha promosso significativi progetti di
promozione alla lettura, è presidente del Premio Nati per leggere,
costola dell'Associazione omonima; Luigi Paladin, psicologo,
bibliotecario, esperto di letteratura per l'infanzia, è docente
universitario e docente di corsi per bibliotecari della Scuola IAL-
Lombardia di Brescia.
(di Rosella Picech, Alicenelpaesedeibambini.it)