"Book Buddies, i bambini che leggono i libri ai gatti”. Dalla notizia a uno studio sulla lettura dei piccoli.

Arturo Carlino, “sociologo e aquilonista” (profilo su g+) posta su http://www.greenme.it/spazi-verdi/categorie/elenchi/103-societa, la notizia "Book Buddies, i bambini che leggono i libri ai gatti” .

Vi si dice che in Pennsylvania L'Animal Rescue League, che si occupa di raccogliere gatti senza casa, ha escogitato una singolare iniziativa per promuoverne l’adozione:
"I bambini, di età compresa tra i 6 e i 13 anni, possono venire da noi a leggere un libro ai nostri gatti. In questo modo possono esercitarsi e migliorare le loro capacità di lettura e allo stesso tempo migliorare la vita dei felini. I gatti, infatti, trovano molto confortevole e rilassante il suono della loro voce". Book Buddies, appunto.

L’iniziativa sta avendo molto successo. I gatti trovano più facilmente una casa ma sembra che anche i bambini abbiano tratto dei vantaggi. I partecipanti tutti, fra i quali alcuni affetti da autismo, “hanno mostrato un significativo miglioramento delle capacità di lettura. I bambini, infatti, abbracciati ai gatti, si rilassano e leggono senza timori o ansie”.

La notizia ci ha riportati alla suggestione del ricordo di un’altra lettrice che aveva come attento ascoltatore il suo gatto,
 Emily,  presa ad esempio, come bambina al posto della generalità dei bambini, per suffragare la bontà di un’ipotesi scientifica sul comportamento dei più piccoli nei confronti della lettura. L’episodio è raccontato nella recensione al saggio di Libro fammi grande. Leggere nell'infanzia. (r.p.)


 

 

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ALICE NEL PAESE DEI BAMBINI
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