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Perchè Giovanni è dislessico?

Sono una libraia.
Recentemente un cliente mi ha chiesto dei testi per aiutare la figlia di nove anni a cui gli insegnanti hanno diagnosticato una dislessia. Non ho assolutamente le conoscenze adeguate per consigliarlo ma vorrei essergli d'aiuto. Se poteste venirmi incontro ne sarei lieta. Grazie
Elena  
Libreria Mondadori Monfalcone 

Caro cappellaio matto ricorro ancora al tuo aiuto per questo motivo:una mia cliente ha un bimbo dislessico che è in prima elementare...la dislessia si può scoprire anche prima ma bisogna avere personale qualificato (ma non voglio entrare nel merito).Il bimbo fa fatica a leggere e vorrei sapere se esistono dei libri dedicati a loro e ai loro genitori. 
ti ringrazio per i tuoi aiuti precedenti e mi auguro di ricevere presto tue notizie.
cordialmente 
Anna Ravanelli
Libreria Amicolibro, Brugherio - MI 
                                          


1.500.000 sono i dislessici in Italia, il 5% circa della popolazione in età scolare. Fenomeno rilevante. Ma in cosa consiste? Lo definisce in modo piano e appropriato comprensibile a tutti, Giacomo Stella, psicologo e fondatore dell’Associazione Italiana Dislessia: “La dislessia è il più conosciuto dei disturbi di apprendimento scolastico. Questa parola, che ormai è entrata nel lessico quotidiano di tutti noi, viene spesso utilizzata con un significato sbagliato. Dislessia significa disturbo di lettura, non significa disturbo del linguaggio né definisce genericamente una difficoltà ad apprendere. I bambini dislessici hanno problemi con tutto quello che riguarda la lingua scritta. Non hanno problemi di intelligenza, né problemi di socializzazione, almeno fino al momento in cui il confronto scolastico con i coetanei non li determina…” (Storie di dislessia. I bambini di oggi e di ieri raccontano la loro battaglia quotidiana, Libriliberi, 2002).

I dati e il riferimento al libro di Stella sono riportati da Beatrice Salvadori, psicolinguista, in un interessante articolo sulla rivista “Liber – libri per bambini e ragazzi” che, nell’ultimo numero (ottobre-dicembre 2003), dedica alla dislessia un ampio servizio, completato da una estesa bibliografia e da un intelligente itinerario di letture per i ragazzi, proposto da  Maurizio Novigno, pedagogista. Il percorso indicato si svolge attraverso “storie di dislessia di grande efficacia narrativa”, che si configurano come “intense esperienze di lettura dagli effetti educativi” per i ragazzi che hanno compagni dislessici e per gli stessi portatori del disturbo. 

Fra quelle storie, è indicata una fiaba, Il mago delle formiche giganti  (Libriliberi) che ci piace segnalare per esteso, per le sue finalità e per la sapienza adoperata nel congegnarla.
L’idea di realizzare questo libro nasce all’interno del “Comitato per le problematiche sociali dell’Associazione Italiana Dislessia” che, individuando le competenze necessarie a portare a buon fine il progetto, ricorre a diverse professionalità.
S’impegnano lo psicologo, l’insegnante, e uno studio redazionale, nonché l’editore che dà forma compiuta all’impresa.
Ne esce una fiaba illustrata per i bambini della scuola elementare, che poggia sul concetto educativo dell’accettazione e della convivenza con le diversità, dichiarato come obiettivo prioritario nella presentazione del libro dagli ideatori. 
La storia raccontata è concepita con intenti didascalici, che sono ben assimilati dalla trama, tanto da risultarne parte senza artificiosità.
Una brava insegnante, l’uscita in campagna di una classe per una lezione en plein air; bambini sguinzagliati alla ricerca di foglie e fiori, coccinelle, scarabei, ragni e lumaconi, armati di scatoline, lente di ingrandimento e manuale del perfetto ecologista. Bambini all’opera, fermati nei loro caratteri.
Alessia è sovrabbondante e muore sempre di fame, Tommaso è il bello della classe, Pietro ha gli occhiali, Smilla è troppo lunga e maldestra …“Giovanni non è né svogliato né pigro, è soltanto dislessico”… 

L’abilità del montaggio risulta evidente. Si aggira la stigmata: è nell’azione, nel gioco, nella ricerca che emerge la particolarità che distingue ogni bambino dall’altro, la miopia come la dislessia, la bulimia come la fragilità emotiva. Si ricorre anche all’espediente di mettere un bambino nei panni dell’altro, per fare sentire reciprocamente come si sta al posto che non è il proprio posto. Per questo si fa scivolare la realtà della gita in campagna nella magia della fiaba.
Torna utile quindi l’albero magico, laboratorio dei prodigi del  mago delle formiche giganti. Che irretisce i bambini nella sua tana, ma poi, siccome è un po’ pasticcione, confonde la  formula che dovrebbe asservirli. 

 Il risultato è che Pietro, il miope, ci vede benissimo ma da basso che era diventa altissimo, soppiantando Tommaso nel record; Giovanni, da quella roccia che è, diventa piagnucoloso, come Pietro,  ma in compenso s’accorge di leggere bene le scritte incise nelle pareti della grotta del mago, proprio come farebbe Alessia e lui non sa fare; mentre la grassa Alessia, che ora sembra una mannequin, fa fatica a distinguere una parola dall’altra. 
A riprova poi di quello che dice il professor Stella nel suo libro, è proprio Giovanni, il bambino dislessico, a risolvere la situazione e a rimettere ogni cosa al suo posto.

Il racconto non rinuncia agli ingredienti necessari del genere, che fa ridere e sorridere, completando  l’obiettivo che si è dato, persino con un eccessivo ottimismo. 

In appendice al volume, due importanti capitoli: “Che cosa succede quando non si riesce a leggere?”, un test intelligente e indovinato di autodiagnosi, e “Che cos’è la dislessia?”: in dialogo maieutico, una maestra e i suoi scolari (gli stessi personaggi della storia, indagano, s’interrogano, concludono). 

Il mago delle formiche giganti – La dislessia a scuola: tutti uguali, tutti diversi, Libriliberi, 2002, p.64, € 6,00

Complementare a questo volume:
La dislessia raccontata agli insegnanti
– Come riconoscerla, cosa fare in classe, a cura dell’Associazione Italiana Dislessia, Libriliberi, 2002, p.64, € 6,00 (ricco l’apparato finale, con una vasta bibliografia. Si veda la recensione alla pagina …di questo sito). 

Altre indicazioni di lettura
per i bambini:
N. Bertelle - M.L. Giraldo,
Gli amici di Anna, San Paolo, 2001, p.36, € 5,68
Silvana Gandolfi, Occhio al gatto, Salani,1995, p.216, € 7,80 

per i ragazzi:
M. McCarthy, Flash Jack, Buena Vista, 2002, € 6,97



ALICE NEL PAESE DEI BAMBINI
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