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... e dopo Geronimo Stilton? 

 

Caro Cappellaio Matto vorrei un consiglio da te. Ho un figlio di 10 anni che ha letto tantissimi libri di Geronimo Stilton, ma adesso vorrei che leggesse qualche altro libro più adatto alla sua età. Deve essere di facile lettura, allegro e divertente.

Carmen
(CPagani@gabelgroup.com)

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Procedere a piccoli passi, muoversi in terreni contigui, rimanere in stagione portandosi dolcemente ai suoi confini. Perché crescere costa.  

Del “sacrificio” che richiede al suo bambino, lei, signora, appare consapevole. Infatti si raccomanda di tenere conto, nella risposta al consiglio che richiede, di “qualche libro più adatto alla sua età” ma che “deve essere di facile lettura, allegro e divertente”. E così dicendo, non rivela solo trepidazione di mamma ma anche notevole perspicacia; in fondo, lei, signora, mi suggerisce di consigliarle libri che possano assomigliare un po’ a quelli che vuole che suo figlio tralasci. 

Questi libri ci sono. Sono molto diversi dai libri di Geronimo Stilton. Sono libri per bambini più grandi. Però come quelli di Geronimo Stilton fanno ridere, anche se di un riso diverso. Come quelli di Geronimo Stilton raccontano di libro in libro (i volumi sono sette) le avventure di un gruppo di personaggi, una famiglia.  

Con i libri che il bambino “deve lasciare” questi nuovi condividono umorismo e continuità.
Si chiamano addirittura RIDERE. O meglio, la collana in cui sono inseriti ha questo titolo, ma all’interno della collana, loro, i libri dei Bagthorpe, della famiglia che ha questo nome, si sono ricavati una nicchia, sono una serie.

RIDERE esordì da Mondadori nel 2000, e solo l’anno successivo, con il volume n.7, fecero la loro prima comparsa i Bagthorpe. Anche senza di loro, la collana nei suoi primi volumi annunciò una vocazione netta e costante per un genere, quello dell’umorismo appunto, rivelando al contempo un debole per le ambientazioni famigliari e scolastiche. Infatti molti dei romanzi scelti e portati in quella collana hanno proprio queste caratteristiche. Ridere negli stessi posti dove a quell’età si vive. Anche se poi, all’interno della collana, si sono sondate altre realtà, e protagonista di uno degli ultimi romanzi è addirittura un rospo (Morris Gleitzman, Tre rospi in viaggio). Questo per dirle, signora, che se suo figlio dovesse trovarsi bene, il passo successivo, uscendo dalla saga dei Bagthorpe, sarebbe ancora lì vicino, anzi accanto.  

E ora ai Bagthorpe. Di irresistibile follia la condotta di tutti quanti, tutti fissati con la celebrità: padre, madre, figli (quattro, intervallati, dai sedici agli otto anni, due maschi e due femmine), nonna, nonno (sordo e defilato, lasciamolo un po’ stare) e zii e zie, e cugini e cuginetta (l’ultima arrivata, in “scellerata alleanza” con una nonna diabolica). Tutti con il bisogno di eccellere, in un campo qualsiasi ma di eccellere, battere il record, diventare famosi. Tutti tranne uno dei fratelli Bagthorpe, che scansa la fatica delegando al suo cane il compito; è il cane scemo a far la star in televisione. E tutti, sempre loro, sempre i Bagthorpe, in costante movimento per raggiungere di buona lena gloria e notorietà.  

Succede come nelle comiche: più l’ambizione è alta, più il destino s’incarica di intralciarla, con gag che trovano fertile terreno là dove si appiccano incendi, si sventrano tamburi, s’allevano vermi e muffe per rovinare feste di famiglia. E, in altri contesti, allestiti nuovi set narrativi per altre catastrofi, in prima fila troviamo capre assassine, feroci cagnetti, zie deliranti, padri decisi a chiudere il mondo fuori di casa instaurando un regime di piena autarchia: noi produciamo da noi: cibo, birra, elettricità, tutto qui in casa. 

La saga dei Bagthorpe, non è un’eccezione di “Ridere”. Per quanto più accostabile, vista l’attrazione esercitata dalla serie, è comunque la regola.
In RIDERE vengono infatti convogliati autori di buona e meritata fama, come la Cresswell, Helen Cresswell, autrice dei Bagthorpe. Autori, che seppure da angolazioni diverse, porgono un ridere intelligente, non fine a se stesso, da barzelletta, ma abilmente intrecciato al racconto di fatti, avventure, imprese. Che dà la possibilità a chi si sofferma, appunto per ridere, anche di riflettere su quel ridere. 

RIDERE (le indovinate illustazioni di copertina dei libri della serie ma anche dei libri di tutta la collana sono di Giorgio Sommacal):
Helen Cresswell, Premiata Ditta Bagthorpe & C., traduzione di Antonella Borghi, Mondadori, 2002, p.270, €. 4,60
Helen Cresswell, I Bagthorpe contro il resto del mondo, traduzione di Antonella Borghi, Mondadori, 2002, p.270, €. 4,60
Helen Cresswell, I Bagthorpe in viaggio traduzione di Antonella Borghi, Mondadori, 2003, p.286, €. 4,60
Helen Cresswell, Mamma Bagthorpe alla riscossa., traduzione di Antonella Borghi, Mondadori, 2004, p.286, €. 4,60
Helen Cresswell, I Bagthorpe e lo spettro di famiglia traduzione di Antonella Borghi, Mondadori, 2002, p.261, €. 4,60
Helen Cresswell, Un ragazzo qualunque, traduzione di Ilva Tron, Mondadori, 2001, €. 4,60
Helen Cresswell, Zero assoluto, traduzione di Simona Mambrini, Mondadori, 2001, €. 4,60  



ALICE NEL PAESE DEI BAMBINI
ideazione, titoli e testi di Rosella Picech
realizzazione grafica di Lena Chiodaroli

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