albi illustrati

L'orso e il piano
David Litchfield
Zoolibri, 2017, 34 p.
(Collana “gli illustrati”)
16,00

Nel bosco, nascosta fra gli alberi, la radura degli orsi.
È lì che capita, quasi provocazione del cielo, un pianoforte.
La scoperta è fatta da un cucciolo stupefatto. Che si avvicina, lo tocca, e quello “suona”. Spaventato, il cucciolo sobbalza. Inorridisce e scappa. Ma poi, curioso, ritorna. E il pianoforte, che l’orso non sa cosa sia né come si chiami, è sempre lì. Il cucciolo lo tocca di nuovo e lui di nuovo risuona. Così, per giorni, mesi, anni.
Piccoli quadri si susseguono nelle pagine del libro con colori che mutano, cieli che si rischiarano e si rannuvolano, chiome d’alberi che si spogliano e rinfoltiscono, testimoni dell’avvicendarsi di varie stagioni.
Il cucciolo cresce e impara. Con cocciutaggine insegue la nota giusta sui tasti, fino ad ottenere una musica bellissima. Ogni sera gli orsi riempiono la radura, ascoltano e applaudono. Una volta, inattesi, anche un padre e una ragazzina fra il pubblico, pronti alla grande rivelazione. Dicono che lui, l’orso, suona un “pianoforte” e fa “musica”. Lo tentano: deve esibirsi in città, nei veri teatri, provare il brivido del successo.
A tutta pagina è disegnata la perplessità dell’orso, che s’accinge a lasciare la sua gente con un certo rimorso. Il viaggio, l’arrivo, i concerti, i trionfi sono generosamente offerti in scene che si espandono, moltiplicano, separano, frantumano, per poi tornare ad integrarsi nel segno e nei colori di un’invenzione felice, che mescola idee e tecniche diverse per ottenere grandi effetti e splendide atmosfere. Anche il silenzio, il raccoglimento, il ripensamento trovano la più giusta espressione. Appartato, sui tetti della grande città che lo ospita, l’orso si strugge di nostalgia. Per la sua casa, la radura nel bosco. E’ perplesso, preda dei dubbi. Lo aspetteranno ancora gli amici orsi o l’avranno dimenticato?
Il viaggio di ritorno, nel tumulto di sentimenti contrastanti, è reso nella malinconia di pagine che si ammorbidiscono in toni smorzati e nel sottofondo di colori che accompagna come musica il meditabondo rientro.
No, gli orsi non hanno dimenticato il loro compagno. A riprova dell’affetto serbato e dell’orgoglio per i successi ottenuti, un albero della radura, addobbato di testimonianze, ne esibisce le prove.
Che qualche volta sia successo anche agli uomini?


(di Rosella Picech, da LiBeR n.115)

 

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ALICE NEL PAESE DEI BAMBINI
ideazione, titoli e testi di Rosella Picech
realizzazione grafica di Lena Chiodaroli

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