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Matilde e Orso.
A gran richiesta LO editions
ristampa questo incantevole albo illustrato, in libreria
dal 31
agosto.(continua)
Officina Libraria è una casa editrice internazionale,
specializzata nella pubblicazione di libri e cataloghi d’arte.
Nel 2011 l’editore decise di dar vita a “LO editions”, un marchio
dedicato ai bambini, che apriva la nuova linea con Matilde e
Orso. Scritto
da Jan Ormerod e illustrato con gli acquarelli di Freya Blackwood,
il volume vinse il Children’s book Council of Australia 2011.
Le autrici, Jan Ormerod e Freya Blackwood, hanno
entrambe una formazione accademica nell’ambito degli studi d’arte e
della comunicazione visiva, ed entrambe hanno avuto ottimi riscontri
di critica e pubblico con le loro opere, scritte e disegnate per i
bambini.
Nell’albo illustrato, cinque episodi, raccontati per parole e
immagini, che si corrispondono con ineguagliabile finezza, mettono
in scena vicende che vogliono datarsi fin dall’ingresso che le
spalanca (1882- seppur sfumato ma visibile, in copertina). Anche se
nulla, a parte l’abbigliamento deliziosamente demodée della bambina,
e l’aura di fiaba che pervade ogni racconto, potrebbe suggerire un
tempo. Perché fra le pagine di questo libro, è messa in scena la
vicenda dell’infanzia.
Matilde è un “carattere” riscontrabile in ogni bambino. Orso,
che le fa da spalla, l’ideale mamma/amico, pronto a soddisfare i
suoi voleri.
S’incamminano i due personaggi, inseparabili nelle pagine del loro
progressivo rivelarsi, accompagnati da una schiera di giocattoli,
muti testimoni di una straordinaria storia quotidiana.
Dialoghi e disegni, di preciso incidersi, svolgono umori,
sentimenti, uscite da piccoli conflitti domestici, messi bene in
luce da immagini in sequenza, che conducono la loro indagine fra le
minuzie indispensabili dei particolari e le superbe prove d’autore.
Matilde (piccola, deliziosa, dispotica e spaventata se solo un
imprevisto contraria la sua precaria sicurezza) e Orso (cui
non fa difetto un provvidenziale
sense of humour nel
far fronte agli umori della bambina) offrono una duplice possibilità
di identificazione. Per il bambino e per il genitore.
La pazienza di Orso è messa a dura prova in ogni esibizione, la
vulnerabilità di Matilde (la vanità, l’indecisione, la
trasgressione, la ripicca, il bisogno estremo di essere accettata,
sempre e comunque) è sfaccettata di sentimenti forti.
Ogni episodio - Il giro in bicicletta, Casa dolce casa
(riecheggia la fiaba Riccioli d’oro), La merenda,
Fare pace, Il racconto- indugia nel tema che lo intitola,
introducendo, di volta in volta, le variazioni che meglio
ribadiscono i caratteri, risolvendosi poi a conclusioni di fulminea
intelligenza.
Una bella opera, sotto il profilo estetico, di testo e
illustrazioni, divertente, originale, insolita. Una “ buona opera”,
per il bambino, che si rispecchia e si riscontra, e per l’ adulto,
cui offre un valido modello educativo. Una lettura a livelli
diversificati: un’opportunità di vicinanza e scambio per entrambi.
Jan Ormerod, Freya Blackwood, Matilde e Orso, “LO
editions” di Officina Libraria, 2017, 48 p., € 14,00
(di Rosella Picech, Alicenelpaesedeibambini.it, agosto 2017)
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