romanzi - recensioni

IL MONDO DEI FERAL
di Jacob Grey
Salani, 2017
252 p.; € 15,90

Come Harry Potter con Voldemort, come Orfeo nella sfida agli inferi, come il predestinato alla spada fatidica di molte epopee, come gli eroi di tutte le fiabe sottoposti a prove decisive. Così Caw dei corvi, protagonista di un fantasy singolare, nuovo discendente di una saga che attinge a molte suggestioni del genere.
Un romanzo a misura della tela del ragno che incombe come minaccia mortale sulla vita del protagonista, avanza gradualmente nel disegno che per intero non si vede, e progredisce inesorabilmente. Parziali comprensioni degli enigmi prospettati, originate da colpi di scena e da veri e propri personaggi con funzione di provvidenziali rivelatori, portano alla luce un’organizzazione di umani, dotati di poteri di sovrumana influenza sugli animali.
Sono i Feral, che si mimetizzano in una indistinta città degradata, colpita nel passato da delitti di violenza inaudita e ora bersagliata da segni ben connotati, che preannunciano con preoccupante insistenza l’imminente ripetersi di quella terribile storia.
Il bene e il male, come in ogni romanzo del genere che si rispetti, sono sempre schierati, pronti a contendersi il campo.
Caw, il protagonista, è un ragazzino ignaro, che vive ai margini della società, protetto da tre corvi che lo hanno allevato e sono i suoi soli compagni. Un fatto decisivo lo strappa a quello stato di innocenza e lo proietta con decisione nel suo mondo di appartenenza. Caw è un Feral, per la precisione il Feral dei corvi per diritto di discendenza, pronto all’apprendistato richiesto dalla sua condizione e votato a ogni sacrificio per battersi contro le forze malefiche che l’hanno presto privato dei genitori e in seguito dell’unica amica.
Nel corso della storia, Caw si evolve, cresce, esce dal nido, si emancipa dai tre corvi che lo tenevano a bada, si confronta, impara, dubita, s’interroga su ciò che è giusto e ciò che non lo è anche se la posta in gioco è ancora una volta la perdita degli affetti, diventa consapevole, si forma, e nelle pieghe del fantasy spunta anche il romanzo di formazione.
Occupate da scene grandiose invase da animali, protettivi, minacciosi, pietosi o spietatamente crudeli, sempre piegati al volere dei loro rispettivi Feral, pagine e pagine sciorinano una storia appassionante, accelerata nel ritmo, ricca di effetti speciali e spalancata a seguiti del tutto imprevedibili.

(di Rosella Picech, per LiBeR n.117, gennaio/marzo 2018)
 

 

 

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ALICE NEL PAESE DEI BAMBINI
ideazione, titoli e testi di Rosella Picech
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