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Segregati  e indomiti, i bambini di ...
Non piangere non ridere non giocare di Vanna Cercenà, Lapis

Un capitolo della nostra storia viene alla ribalta per essere appreso dai bambini, in una veste adatta alla loro sensibilità.

Svizzera, anni 70 - 90. Ancora in vigore la legge che vieta ai lavoratori stagionali di portare con sé la famiglia. Molti bambini italiani espatriarono come clandestini al seguito dei genitori, vivendo nascosti.

In attesa del referendum che si pronunci per l'abrogazione di quella legge, alla fine degli anni Sessanta, Anna, da un piccolo paese della provincia italiana porta con sé Teresa, la figlia decenne.
Istruita a dovere dalla mamma la bambina sa che deve vivere nascosta.

I patimenti per l'innaturale condizione sono bene interpretati nel racconto, incorniciato nella temperie dell’epoca: l'autrice ci consegna una bambina timida, nostalgica, obbediente, pronta come quel suo coetaneo turco, di cui si racconta nell'ambiente di lavoro della madre, a perdere il senso di realtà, abbandonandosi alla depressione.
Ma dal lucernario della soffitta, dove vive nascosta Teresa, irrompe improvvisa un'altra storia, che ha per  protagonisti due personaggi teneri e intraprendenti: un ragazzino e il suo gatto, rossi di pelo entrambi.  Movimenteranno i giorni della piccola reclusa, facendola evadere da quel carcere e restituendole assieme alla libertà anche il gusto dell'avventura.

Il romanzo riecheggia letture d'antan, consegnando alla lettura attuale il sapore di un piccolo classico.

(di Rosella Picech, Alicenelpaesedeibambini.it, Settembre 2014)

 

   

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ALICE NEL PAESE DEI BAMBINI
ideazione, titoli e testi di Rosella Picech
realizzazione grafica di Lena Chiodaroli

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