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... per una bambina che la vuole fare addosso

 

Ciao Cappellaio Matto!
Mi sai consigliare qualche libro per una bimba di 3 anni che non vuole fare la pipė nel water e usa ancora il pannolino?
Ciao.
Valeria
valeria@wilier.it

  

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Che cosa trattiene per sé il bambino? Che cosa sottrae allo sguardo indagatore dell’adulto? Quasi nulla.

Se mamma č al lavoro, c’č sempre qualcun altro al posto suo, in casa, al nido, all’asilo, che controlla e indaga ((hai mangiato? dormito? Pensi di non dover andare al gabinetto? (democratico); adesso ti porto al gabinetto, perché č lė che si deve fare la pipė e anche la cacca (autoritario).
E lui, il bambino, che cosa fa? Lo puoi imboccare se non mangia, lo puoi cullare se non dorme, ma se non vuole fare cacca? Perché lui qualche volta la pipė e soprattutto quella cacca, no, proprio no, non la vuol mollare. O almeno, le vuole fare, la pipė e la cacca (perché alla fine scappano), ancora nel pannolino invece che nel vasino o giā sul water. Vuole farle, a modo suo, da piccolo. 

Sapevo di una bambina che la cacca la faceva in giro, in giro per la casa, un pezzetto qui, un pezzetto lė, solo cosė ci stava. Falla ti prego, supplicava la sua mamma, preoccupata di un ritardo, della sua salute, e lei, a suo capriccio, gliela concedeva, un pezzetto qua, un pezzetto lā, la mamma dietro, con paletta e segatura, rassegnata ( “purché la faccia!”). 

Perché cara signora, la cacca e la pipė per i bambini quando cominciano ad essere in grado di controllarle, diventano veri e propri strumenti di potere. Diventano doni e ricompense. Cosė come fanno i grandi con loro, loro fanno: se fai la brava con me (tu mamma) io ti regalo la mia cacca, la mia pipė, addirittura te le consegno nel luogo adatto (il vasino o il water). Trovare uno sbocco a questa situazione, che sia soddisfacente per bambino e mamma non č facile. Anche perché spesso, la regressione (fare la pipė nel pannolino come succede alla sua bambina, quando sarebbe in grado di farla in modo pių adeguato), forse nasconde proprio una insicurezza: la paura di non farcela, cimentandosi. Occorre fare un corso

Corso di pipė per principianti
lo confeziona in modo intelligente e garbato un autore americano di sceneggiature importanti, di telefilm e di cartoni animati. Si chiama, questo signore, signor Mo Willems, e scrive i testi e fa pure le illustrazioni di questo libro che consiglio alla sua bambina. 

Il signor Mo Willems, che č bravo e anche molto americano pensa che si debba imparare a fare la pipė andando al gabinetto di filato. Per fare questo, il signor Mo costruisce un modello di riferimento, congegnato come percorso di prove e di riprove, di parziali fallimenti e di trionfali riuscite. Per partire con il piede giusto, il signor Mo dice che bisogna dare retta alle proprie sensazioni (mi sento strano!), non ignorarle (non fa niente, passerā), invece proclamandole (mi scappa!), mettendo sull’avviso papā o mamma. E poi di corsa alla meta, senza indugi, senza distrazioni.  

Prova e riprova, quasi ci sei, farai meglio un’altra volta, oh no! Daccapo, vai, buon lavoro, mira bene, bel colpo, magnifico, super, urrā, evviva.

Queste corroboranti incitazioni (stampigliate su adesivi da piazzare in un poster segnapunti) accompagnano il percorso del bambino al gabinetto, nel cimento di una prima autonomia. Nel senso di farla nel posto giusto, e nel senso di non farla come un regalo o un dispetto a mamma. Fare la pipė, per sé. Per sentirsi grandi, senza paura di sentirsi grandi.

Per ottenere tutto questo, il volume del corso mette in atto un sacco di espedienti carini. Mobilita un contingente di topolini servizievoli, sempre pronti ad innalzare cartelli di suggerimenti e incoraggiamenti, sempre pronti a sostenere bambini e bambine (che come č noto la pipė la fanno in modo differente), battendo il tasto sulla prova e sulla riuscita della prova. Sulla soddisfazione di liberarsi della pipė, sul godimento del rituale che l’accompagna, sulle misure igieniche di completamento, sulla gioia di ritrovare dopo l’assenza per il disbrigo di quella faccenda, proprio ancora tutto al suo posto: l’orsacchiotto di pezza e il coniglietto di pelo in attesa al tavolino del tč, pronti ad accoglierti.

Mo Willems, Corso di pipė per principianti, Mondadori, 2005, p.34 € 12,00  ISBN  88-04-54587-9



ALICE NEL PAESE DEI BAMBINI
ideazione, titoli e testi di Rosella Picech
realizzazione grafica di Lena Chiodaroli

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