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...... la posta del Cappellaio Matto
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Saggio o romanzo per la bibliotecaria?

 

  sarei lieta di ricevere alcune indicazioni bibliografiche relative alla saggistica per ragazzi delle Scuole Medie su temi quali l'amore, i rapporti con i genitori, l'amicizia, etc.
Non narrativa, ma saggi o riflessioni adatte a quell'età.
Grazie. Ivana.
biblioteca.godega@tin.it

 

  Dicono recenti indagini che i ragazzi si stanno disaffezionando alla lettura. E’ un fenomeno nuovo, perché fino allo scadere del secolo, nell’ultimo decennio degli anni Novanta, erano loro, dai 5 ai 13 anni, a tenerne alta la bandiera (se non altro statistica) nel nostro Paese.

Per lettura, ogni volta che se ne parla a proposito di questa fascia d’età, è sottinteso che si pensi alla narrativa. Anche perché nel fortunato periodo accennato, si verificò un fenomeno che incoraggiò in tal senso i ragazzi. La produzione editoriale del settore trovò una formula elettiva che per lungo tempo è stata vincente: l’ordinamento in una collana di tascabili economici illustrati, riconoscibilissima nei suoi contrassegni, prevalentemente suddivisa in fasce d’età, ripartita in categorie che si richiamavano a temi (quelli da lei menzionati e altri ancora connessi agli interrogativi esistenziali e sociali che i giovanissimi si pongono), e ai generi (avventura, giallo, fantasy, horror, comico, …): “Le letture” di EL, “Gl’Istrici” di Salani, “Junior” Mondadori, “Il Battello a vapore” di Piemme, “I Delfini” Bompiani e Fabbri e le altre, numerose, di molte case editrici,  che a queste nel tempo si sono accostate.

Anche il settore della divulgazione via libro riconvertì i propri criteri, fino allora prevalentemente ispirati a modelli scolastici, puntando su un approccio che al proprio centro avesse una storia, una fiction, quindi risiamo alla narrativa (si vedano, per esempio, le collane “La famiglia Scintilla” dell’Editoriale Scienza, “Allacciate le cinture, viaggiando s’impara” di Mondadori), o operando un viraggio deciso sul genere, ancora narrativo, di ispirazione comica, umoristica, ironica, stilisticamente disinvolto e vicino al gergo dei giovani ( per esempio, “Brutte scienze”, “Brutte storie”,  “Brutta Geografia”, collane di Salani).

Questo anche per dirle quanto sia debole la categoria di saggistica applicata a questa età; che è tempo della vita in cui prevalgono motivazioni di ordine affettivo anche per l’apprendimento, in cui sono necessari modelli di identificazione, e per i grandi interrogativi si cercano storie che ne possano drammatizzare i contenuti.

Quindi, e a questo punto si è capito il mio punto di vista, per dare una risposta alla sua domanda, non posso che suggerirle di riconvertire la sua attenzione e di rivolgersi con fiducia alla narrativa, nella fattispecie, vista l’età da lei indicata, ai romanzi, particolarmente al romanzo di formazione, al romanzo incentrato su quei temi da lei posti.  Ne troverà molti radunati nelle varie collane, che li indicano espressamente attraverso una definizione, un titolo, un colore, per esempio quelle già citate o altre facilmente reperibili nei cataloghi degli editori, spesso confezionati come vere e proprie guide di consultazione.

Detto questo, più in concreto, le posso segnalare alcune collane ispirate a temi cari all’adolescenza,  formate da libri che ne abbassano i toni spesso un po’ enfatici, che prediligono uno stile improntato a humour e ironia, incidendo nella sostanza, e piuttosto vicini al criterio da lei indicato (saggi e non narrativa), seppure in un’accezione molto sui generis.

Nei Delfini Fabbri, la sezione denominata Guide propone titoli di “piccoli saggi, libri di facile consultazione” di per sé eloquenti (Tutto quello che hai sempre voluto sapere sulle mestruazioni (e non hai mai osato chiedere); Come sopravvivere ai ragazzi ed  essere felici con loro; Genitori, alla larga!; Droghe, conoscerle per difendersi; e anche: Che cosa mi succede?, dedicato ai ragazzi (maschi) e ai “misteri” della loro crescita ). 

Da Mondadori, Le ragazzine, collana che veste made in Italy (le “prepotenti” e originalissime copertine, con le illustrazioni di Giulia Orecchia hanno spopolato in tutto il mondo) racconta storie di ordinaria adolescenza, spesso con straordinario senso dell’umorismo, ricorrendo a saggi in facsimile, ispirati alla stessa filosofia, quando esibisce piccoli trattati di grande spessore, quali Non sono femminista, ma…, oppure quando ricorre alla formula del dizionario (Come sopravvivere agli anni migliori della nostra vita), partendo dalla definizione di “acne” per arrivare allegramente, dopo molte voci, a “zodiaco”.

Altra fonte di documentazione per compilare bibliografie ad hoc, sono le riviste specializzate, che periodicamente indirizzano gli operatori . Se già non le conosce, gliene posso elencare alcune, le più note, le più seguite, Sfoglialibro, Liber, Andersen, LG Argomenti.

Se poi volesse approfondire la vicenda editoriale cui ho fatto cenno e l’importante cambiamento che ne seguì nella produzione del libro per ragazzi, la rimando a un mio saggio, Dal libro alla collana, introduzione al  “Catalogo dei libri per ragazzi”, pubblicato dalla Editrice Bibliografica.

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ALICE NEL PAESE DEI BAMBINI
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