Un libro, un teatro.
Un libro animato.
Allegata al volume una piccola
torcia.
Tenetela accesa. Ci sono cose che nel racconto non si vedono e
che invece voi potete vedere.
Aprite il libro. Alzate la prima
pagina: è lo schermo su cui si proietteranno le ombre.
Entriamo nel racconto.
La nonna esce (non metterti il mio
cappello!). Il bambino indossa il suo cappello. Il mondo cambia
all’improvviso.
Il bambino, guardatelo lì sulla pagina, disegnato di segno
d’autore, richiamato da più di un segnale ispeziona la casa.
Ospiti invisibili la stanno mettendo a soqquadro.
Lui non li vede, voi sì. Alzate il ritaglio, che in ogni
pagina disegna la scena, proiettate la luce, guardate l’ombra
che sullo schermo si anima.
Il letto è disfatto, le coperte per
aria (un drago è passato or ora di lì).
L’acqua rigurgita dalla vasca da bagno inondando le scale (è
un galeone che la fa traboccare).
Il fuoco divampa in cantina (ah, quei diabolici occhi...
).
Qualcuno ha gozzovigliato in cucina (è un orco che sta
spolpando l’ultimo osso).
Nel giardino, dove il bambino cerca scampo e rifugio, la pianta
di fragole, che fa? lo solletica?(ed ecco le facce maligne,
che ridono di perfido riso, come riflessi in una zucca di
Halloween).
Finché ...
Finché il bambino non si toglie il cappello della nonna....
E tutto, d’incanto, riprende ordine e posto.
La nonna è tornata.
Un dubbio sfiora il bambino.
Ma la certezza che la nonna sia strega potete avercela solo voi.
Riaccendete la torcia, scrutate quell’ombra.
E guardatela!
Una nonna un po’ strega – un libro-teatro delle ombre di
Nathalie Dieterlé, Ape Junior, 2006, p.18, € 16,50 |