Loro ridono. E
di gusto anche, se provate a dire “pollo” e “callo”
prima di arrivare a collo.
Oppure, provate con la successiva: racchie, pacchie, macchie.
E ancora, con moda, soda, e finalmente…coda.
L’errore che loro possono aggiustare, li manda in visibilio,
soprattutto se a confermare la verità ci sono immagini belle e
inequivocabili.
Come quelle di Chi c’è
nella giungla?, dove si alzano le alette e si scoprono le
risposte (giuste).
Loro, sono
ovviamente i bambini, piccoli sì, ma almeno già pronti a
“leggere le figure” di questo pop-up. Semplice, semplice,
del tutto divertente e efficace nei grandi intenti che si
prefigge. Riconoscere le parti per risalire al tutto.
Si prestano docili, a far da
cavie per questo esperimento, la giraffa, l’elefante, la
scimmia, la zebra, il leone.
Che mettono alla prova, o meglio forniscono il piacevole
esercizio ai bambini, chiamati a scoprire gli indizi che fanno
per intero l’animale. Prima che l’animale si riveli dietro
le foglie di un albero, completamente occultato da piante,
maliziosamente occhieggiante fra i rami degli alberi, celato
dall’erba, protetto regalmente da tutta la giungla.
Chi
c’è nella giungla?
testo di Heather J.
Gondek
illustrazioni di Chris Gilvan-Cartwright
Mondadori, 2003, p. 12
ISBN 88-04-51389-6
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