racconti e romanzi
 
  
E.B. White
La tela di Carlotta







Dal libro, capolavoro dello scrittore americano
E.B.White, al  film, con lo stesso titolo
(nelle sale cinematografiche italiane, dal 9 marzo 2007).
Il romanzo, in questa edizione, pubblicato nella collana
"Fulmini" di Mondadori nell'imminenza del film,
è accompagnato da un corredo di altri volumi che,
con lo stesso titolo, differenziano in un sottotitolo
la loro destinazione: "La storia con le immagini del film"
(dai 6 anni); "Tutti i segreti" (dai 6 anni: gli animali,
i bambini, gli uomini del film: caratteristiche e caratteri);
"il libro con gli adesivi" (dai 4 anni: 45 adesivi
attacca e stacca per ricreare gli ambienti del film.
 


Una fattoria degli animali, dove gli animali parlano e i bambini ascoltano.

E’ nel fienile che si fanno compagnia un maialino e un ragno (anzi, una ragna un po’ miope) in mezzo a famiglie intere di papere e paperini, pecore bisbetiche, oche giulive, cavalli e mucche (c’è anche un topo ingordo, cinico e malmostoso).

Un po’ affar loro, il giorno che riluce e poi si spegne, la notte che avanza e il timore della solitudine che incombe sul sonno e sul tempo che inesorabile passa, fra i dispetti e la solidarietà di quella che per molti versi sembra una comunità di uomini.

Fin dalla nascita del maiale il “miracolo” s’è annidato nella fattoria. Gracile, malfermo sulle quattro zampe, Wilbur è destinato a una brutta fine. Una prima volta lo salva Fern, la nipotina del fattore, che del maiale s’incapriccia come fosse una bambola. Lo “educa” poi  Carlotta, il ragno colto ironico e saggio, la ragna materna che tesse di filo ingegnoso la sua tela, salvando ancora una volta il maiale, infantile, candido, querulo e pauroso.
 
Civiltà della conversazione nel fienile, dove ai battibecchi bassi della stalla s’alternano gli argomenti alti dell’aereo abitare della ragna. Dialoghi spiritosi e graffianti, attraverso i quali s’afferma il valore della parola, la trascinante suggestione della parola, soprattutto se scritta.

La strategia del ragno, per salvare l’amico maiale dalle mire gastronomiche dell’uomo, si fonda proprio sulla parola scritta e sulla sua infinita seduzione. Carlotta, insonne, disfa e rifà, rifà e disfa. Fino a quando non riesce a tessere in successione, nella sua tela, le parole magiche della “pubblicità” che abbindola.

Che maiale!”, “favoloso”, “radiante”, “umile”, escogitati e scritti da Carlotta, diventano “i cartelli” strabilianti e “miracolosi” che creano un’immagine del maiale ammirata, visitata, osannata da folle di visitatori. Intangibile.

L’apoteosi del maiale è attesa per la fiera. Uno dei capolavori di Carlotta si è compiuto. L’altro, quello che la perderà ma la perpetuerà, è affidato alle cure del maialino. Un sacchetto con uova deposte da Carlotta, la sua numerosa prole che a primavera si dischiuderà, è saldamente fra le zampe del maialino.

Vicini alla natura e al suo implacabile schierarsi dalla parte del ciclo della vita e della morte, vicini agli uomini, alla loro dabbenaggine e alla loro intelligenza, alla loro meschinità  e al loro coraggio, in rivalsa perenne sugli uomini, come i servi che anelano al posto dei padroni, gli animali della fattoria insegnano.  

Il grande E.B. White (1899 – 1985) scrive per i bambini dicendo molte “parole” anche ai grandi. Celebre scrittore del Novecento americano, Premio Pulitzer 1978, è diventato famoso per gli scritti sul settimanale New Yorker, oltre che per i suoi romanzi per ragazzi. I suoi capolavori, La tela di Carlotta e Le avventure di Stuart Little, hanno ottenuto numerosi riconoscimenti e prestigiosissimi premi.

E.B. White, La tela di Carlotta, traduzione di Donatella Ziliotto, Mondadori (“I Fulmini”), 2007, 190 p., rilegato, € 13,00
 

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ALICE NEL PAESE DEI BAMBINI
ideazione, titoli e testi di Rosella Picech
realizzazione grafica di Lena Chiodaroli

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