Grégoire
Solotareff
3 Streghe
Cappelli a punta, occhiacci d’ordinanza, nasi lunghi
a becco d’uccello o a bugia di Pinocchio.
Eccole, le nostre streghe. Le tre "S".
"S" come...
La
forza del colore, lo sberleffo dell’immagine fortemente
deformata, l’irridente affettuosità della parola. Scorre così, a
dir poco nobilmente, la galleria dei caratteri messi in gioco.
Cappelli a punta, occhiacci d’ordinanza, nasi lunghi a becco
d’uccello o a bugia di Pinocchio. Eccole, le nostre streghe. Le
tre “S”. S come Scolly, Schelly e Scory e “S” come tutte le
parole più terribili che comincino così: con “S” (S come
serpente e sarcofago ma anche come supposta...), invocate per
dare un’idea di quanto brutti sporchi cattivi siano i soggetti
capitati sulla nostra pagina.
Della loro ferocia e delle loro cattive intenzioni, nessun
dettaglio ci è risparmiato. Non quello magnifico della tavola
che ritrae le tre streghe in agguato, pronte a tramutare
mangiare aggredire due bimbi, che hanno il solo torto di ridere.
Né quello del dialogo surreale, che si ripete per ciascuno degli
esempi che coglie le tre sorelle nell’esercizio più fiero della
loro assoluta streghità.
Che non è poi così convincente, se traballa e si sgretola (come
succede) al cospetto di un’allegra contagiosa risata infantile.
Grégoire Solotareff, medico mancato per amore dei libri
scritti e illustrati per i bambini, soprattutto per il suo, è
l'autore strepitoso di parole e immagini di questo splendido
albo illustrato e di molti altri fra i quali, per Babalibri:
Tu grande e io piccolo, La maschera, Mi sono
perso (con Olga Lecaye), Piccolo museo (con
Alain Le Saux), e con Fabbri (“I girini”) un piccolissimo
bellissimo tascabile Lulù .
Grégoire Solotareff,
3 Streghe, Babalibri, 2007, p.26,
€ 13,00 |