Doveva essere
tanti anni fa. Si vede bene nel libro. Da com’è vestita
Giovanna, con il fiocco in testa, la vestina e le scarpe alla
bebè.
Si capisce da come si mangia, sempre pasta e
patate, e a Giovanna non piace la pasta e patate, ma c’è la guerra
e si mangia quella minestra o si salta dalla finestra.
Meno male,
almeno una
consolazione che viene da un libro. Giovanna lo sa a memoria
quel libro. "Il
grande viaggio nella terra dei re" Giovanna lo compie ogni sera. Anzi
sono proprio loro, “Re, Regine, Principesse, Principi e figli di
Re” che, usciti dal libro, sfilano nella sua stanza, perché lei
li possa vedere, perchè lei li possa ammirare.
Succede due volte, quella parata.
Una volta nel libro, un’altra nella realtà.
Giovanna vive in un paese che si chiama Italia, e ai quei tempi,
ai tempi del libro che dice di Giovanna e di come Giovanna vede
e sente le cose, ci sono Re, Regina, Principi e figli di
principi - tre principessine (vestite come me, pensa Giovanna) e
un principino.
A Giovanna piace tutta la monarchia, pensa che i re, le regine,
i principi , le principesse e i figli di re, possano dire di
NO
alla pasta e patate e SI' a tutto quello che vogliono, nessuno li
può obbligare.
Solo che i re della realtà di Giovanna a un certo
momento non si comportano come i nobili re del libro che
Giovanna legge ogni sera. Giovanna viene a sapere che davanti al
nemico invasore, quelli della realtà, sono scappati. Giovanna ha una mamma, un papà,
glielo dicono loro. Così quando finisce la guerra, gli abitanti
del suo paese vanno a votare per decidere
(SI' / NO): se mandare via il re
che governava male l’Italia e chiamare un Presidente per una
Repubblica.
Succede quello che Giovanna sulle prime non vuole. Lei ama i Re.
Chi è il Presidente? E’ un uomo buono che vuole il bene di
tutti, dice papà. Come il farmacista che le dà le caramelle,
pensa Giovanna. Chissà che non possa essere lui il Presidente
della Repubblica. Lo dice a papà, che ci pensa e dice può darsi,
magari più
avanti.
Ma intanto Giovanna comincia a pensare altri pensieri. E nella
sua stanza la sera non passano più i re, le regine i principi e
gli altri reali, ma un Presidente con i suoi ministri. E lui, il
Presidente, secondo Giovanna somiglia un po’ al farmacista...
In dialogo con il testo, fresco dei freschi pensieri di una
bambina sulla nascita della Repubblica, le illustrazioni –
straordinarie, parlanti dell’epoca, e una grafica splendidamente
curata - che contano, se contano! e non solo esteticamente -
rivelando, in questa condotta, di tenere in gran conto i bambini.
Giovanna e i suoi Re, scritto da Lia Levi e illustrato da Simone Tonucci, è stato scelto dal Presidente della Repubblica Carlo
Azeglio Ciampi come dono ai bambini delle scuole elementari di
Scampia (Napoli) in occasione della giornata del libro per
ragazzi (Scampia, 2 aprile 2006).
Lia Levi, Giovanna e i suoi re, illustrazioni di
Simone Tonucci, Orecchio Acerbo, 2006, p.36, € 12,00
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