Potrebbe essere la
storia di molti bambini migranti.
Lui si chiama Goumba e viene dall'Africa.
Eccolo, bruno, con la casacca a vivaci colori, per mano alla
mamma, in istrada.
Fa freddo, ci sono le luci a dire che è festa. Festa per gli
altri, per quelli che abitano lì, che stanno aspettando il
Natale.
Che cosa è Natale? la mamma è evasiva, la compagna di scuola
dice che Natale è quando nasce Gesù, quando Babbo Natale porta i
suoi doni.
Che doni? I doni che i bambini chiedono con una letterina (caro
babbo Natale, portami questo, caro Babbo Natale portami quello,
fammi felice).
Scrivi anche tu, dice a Goumba la compagna di scuola. Goumba è
perplesso, forse Babbo Natale dà retta solo ai bambini che
abitano lì.
Provare non costa, insiste l'amica. Scriviamo.
E' così, pressappoco, che s'apre un sipario su una scena
frequente, lui nero, lei bionda, lui straniero, lei a casa. Ma
entrambi bambini. Amici bambini che s'incontrano a scuola. E
cosa fanno gli amici? Gli amici si aiutano.
Cosa vorresti da Babbo Natale, Goumba? Non sai? Ti suggerisco... Chiedi
qualcosa del tuo paese....(vorrei tutto)... chiedi un
cagnolino da compagnia...(da noi non si usa)...chiedi una
sorellina... (c'è già)... Idea! chiedi la neve, dice trionfante
l'amica, è soffice, è bianca e tu non l'hai mai vista.
E' partito il confronto, è partito lo scambio: le cose che
facciamo noi, le cose che fate voi, quello che voglio io, quello
che vuoi tu.
Cosa vuoi Goumba? E Goumba vuole quello che gli manca di più.
Vuole le sue orme, le tracce che lasciava nella sabbia dell'
Africa, perché senza quelle impronte gli
sembra di non esserci più.
Caro Babbo Natale...
Poi arriva la notte santa, la notte magica... poi arriva il
giorno di Natale, il giorno dei doni... poi arriva la neve...
poi le corse nella neve... poi le impronte di Goumba nella neve...
Elisabetta Jankovic, Un regalo per
Goumba, illustrazioni di Pedro Scassa, Edizioni
Lapis, 2004, p.28, € 12,00 |