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Guido van
Genechten
Neve pesciolino bianco
A Gabriele, nato oggi 15 giugno 2006
e a Lena, sua mamma, e anche al suo papà,
che si chiama Lorenzo.
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La sua mamma è una mamma di pace. E come la pace va ricercata.
Neve pesciolino bianco s’è perso e cerca la sua mamma.
La cerca in un mare fondo, che s’accende delle luci improvvise
del corallo, dell’alga e, qualche pagina dopo, s’illumina dei
colori pieni, decisi, di altre creature.
Il pesciolino, davanti a ciascuna di esse, tentenna. Tanto è
piccolo e tanta è la sua voglia di mamma da fargli scambiare per
un attimo, un attimo solo, ciascuna di quelle creature per la
sua mamma. A disilluderlo ogni volta è il loro colore. Lui sa
qual è il colore della sua mamma.
E’ rosso il granchio cordiale che lo saluta, grande,
evidente, ritagliato nel buio del fondale marino: non è la sua
mamma.
E’ arancione la stella marina curiosa, che allarga i suoi
occhi meravigliati, come a chiedersi, perché il piccolo è solo?
E no, non è la sua mamma.
E’ gialla dei raggi di un sole che ha bucato la notte del
mare, la chiocciola, ma non è la sua mamma.
E’ verde la tartaruga che protende affettuosa dal guscio
robusto la sua testolina e sembra dire al piccolo pesce guarda,
ti sbagli, non sono tua mamma.
E’ davvero grandissima quella balena che naviga in alto,
azzurra dell’azzurro del mare quando s’apre alla luce: ma
non è ancora lei, la sua mamma.
E nemmeno quest’altra può essere lei, la sua mamma, quel bel
polpo dai tentacoli viola.
Ma attenti, perché girata quest’ultima pagina, finalmente c’è
lei, la mamma di Neve pesciolino bianco, ed è una mamma che
porta con sé “tutti i colori dell’arcobaleno”. Perché la
sua mamma è una mamma di pace.
Guido van Genechten
Neve pesciolino bianco
Nord-Sud Edizioni, 2006, p.20, ill. € 10,00
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