Keith Haring
 
Keith Haring

Il grande libro
delle piccole cose

Per vedere le sue opere, non si doveva  andare in un museo, bastava prendere la metro. O, ancora prima, girare nelle strade di New York.
Le sue opere erano lì, sui muri.
Padre di tutti i graffitari, padre nobile, Keith Haring (1958 – 1990), pittore, grafico, designer americano, morto giovanissimo, si è conquistato un posto di primo piano nella galleria della pop art.
L' originale del "grande libro delle piccole cose" era per Nina Clemente, figlia del pittore italiano Francesco Clemente.
“Per Nina , nel giorno del suo settimo compleanno. 15 luglio 1988. Con affetto, Keith".
 
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L’importante è che sia piccolo, solo così funziona. Piccolo e scelto. Un fiore, una foglia, una fotografia, un disegno, un appunto. Senza preoccupazione che il fiore e la foglia assomiglino a un fiore o a una foglia; è importante che siano fiore e foglia per te.

Piccolo e importante. Sfronda. Seleziona. Metti in queste pagine proprio quello che ti piace (ma mi raccomando che sia piccolo, una piccola cosa). Disegna, appiccica, incolla, ritaglia. Non avere riguardi. Intervieni su queste pagine. Questo non è un libro come gli altri. Deve essere costruito anche da te. E vai pure piano. Cerca di darti tempo per avere tempo di completare, fare, disegnare, scrivere, piccole cose, sempre piccole cose, lì su quelle pagine grandi.

Per esempio. Anche “disegni di farfalle” che non ci sono ancora: solo una, una soltanto, a suggerire che ce ne possono essere altre, lì sulla pagina, ancora quasi tutta bianca. E poi, cornici pronte per fotografie in attesa, pennellate di colore che potranno diventare storie e cerchi, elenchi, permessi, e disegni di “Nina ballerina” in argento e giallo, “collezioni di fiocchi di neve” e... e mele con la faccina felice e lombrichi con la faccia feroce, clown senza malizia e una grandissima bellissima borsa blu piantata nella sua pagina per essere riempita di tante piccole cose che non ci sono ancora ma che di sicuro Nina farà e... e piccole cose che hai visto e che hai sentito (mettile tu) e.... ancora tanti altri pensierini surreali dipinti. Di piccoli cani, piccoli uomini, piccoli batman fatti in quel modo speciale (tutto suo, di Keith Haring), come sotto scossa...

Il tono è affettuoso, complice, diretto. A metà fra il consiglio, il suggerimento, la confidenza. Un po’ un ripromettersi di condividere con la bambina (adesso con molti bambini) un’idea di arte come gioco, coraggio, azzardo, uscita di sicurezza dalla banalità, dal luogo comune, appropriandosi anche di oggetti di uso comune.

"Mi è sempre più chiaro che l'arte non è un'attività elitaria riservata all'apprezzamento di pochi: l'arte è per tutti e questo è il fine a cui voglio lavorare".
Ed è così che Keith Haring ha fatto.
Anche in questo magnifico libro.

(
di Rosella Picech, Alicenelpaesedeibambini.it)

Keith Haring, Il grande libro delle piccole cose, Mondadori, 2007, p.80, € 12,00

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ALICE NEL PAESE DEI BAMBINI
ideazione, titoli e testi di Rosella Picech
realizzazione grafica di Lena Chiodaroli

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